Rieducazione Posturale "Mezieres"
SPEAKER:
Un saluto e bentornati a tutti i nostri amici ascoltatori per le nostre rubriche Medicina Regione Lazio. Come sapete affronteremo anche oggi un tema che riguarda la nostra salute e affronteremo un tema che un po' la riguarda anche nella propria nella vita quotidiana perché parleremo di rieducazione posturale globale in particolare dell'approccio mesier. Lo faremo come sapete dalla voce di un fisioterapista. Ve lo presento con me il dottor Andrea fresa.
DOTT. ANDREA FRESA:
Come ha detto adesso, l'argomento è la riducazione globale Mesier. Partiamo dalla definizione. Viene definita come un allungamento decompensato della catena posteriore. Catena posteriore perché? Perché Mesier nel 1947 ha individuato quattro catene muscolari in seguito a una valutazione
con una paziente, con una impercifosi dorsale e una periartrite scavolomerale, quindi una patologia infiammatoria dell'arte superiore, sostanzialmente diciamo andato a... voleva riallineare le spalle, le voleva fare aderire al terreno, questo ha provocato un compenso a livello lombare, quindi un iperlordosi lombare, di conseguenza ha deciso di piegare le ginocchia per appiattire la lombare e questo si è riversato sulla cervicale, un iperlordosi cervicale.
questo ha permesso a Mesier di arrivare appunto alla concezione che esistevano delle catene muscolari, che i muscoli non lavorano da soli e quindi non è un lavoro segmentario bensì un lavoro globale.
SPEAKER:
Ed ecco perché la riabilitazione è globale?
DOTT. ANDREA FRESA:
Assolutamente, certo. Questo per quanto riguarda la catena posteriore è appunto il concetto di globale. Per quanto riguarda invece un allungamento decompensato, decompensato perché, ah, va detto che Mesier la catena posteriore è la principale per lui. Diceva che la maggior parte delle patologie muscoloscheletriche si
possono risolvere perché sono un accorciamento della catena posteriore. In quanto riguarda appunto l'allungamento e l'allungamento della catena posteriore, decompensato perché adesso si sente spesso parlare di compenso ad attivamenti posturali, il nostro corpo è intelligente e fondamentalmente si adatta per lavoro in due modi, una legge dell'ergonomicità e quindi sostanzialmente lavora spendendo meno energie possibili ma allo stesso tempo anche la legge del non dolore
che significa che sostanzialmente tente ad adattarsi e a compensare determinati atteggiamenti sbagliati, sì, in modo da prevenire il dolore. Questo si rifà a due riflessi importanti, un riflesso antalgico a posteriori e a priori. A posteriori ovvero una distorsione di caviglia, noi iniziamo a camminare in un modo errato assumendo appunto una postura antalgica, sempre per non sentire dolore. Allo stesso tempo questo avviene anche a priori a livello diciamo un po' automatico e autonomamente
il corpo per sentire sempre meno dolore.
SPEAKER:
Quindi è come se ci adattassimo a una modalità che non ci fa sentire dolore?
DOTT. ANDREA FRESA:
Perfetto. Di conseguenza un accumularsi di questi adattamenti porta poi o a una dysfunzione o comunque a una patologia o comunque in generale un adattamento sbagliato, una postura scorretta.
SPEAKER:
Una stortura la potremmo definire?
DOTT. ANDREA FRESA:
SI
SPEAKER:
Allora invito ovviamente i nostri ascoltatori se gli venisse voglia di poterla contattare
proprio per segnalare qualche difficoltà abbiamo una mail andreafresa097@gmail.com e un numero di telefono 380 63 17 601
DOTT. ANDREA FRESA:
posso fare l'ultimo punto? il problema principale dei pazienti qual è? il fatto che nel momento in cui noi non riusciamo a fare più un determinato gesto durante l'attività quotidiana è lì che telefoniamo al fisioterapista o all'osteopata o chi per lui ma dobbiamo lavorare più che altro sulla prevenzione.
SPEAKER:
Per adesso salutiamo i nostri ascoltatori con cui noi ci vediamo alla prossima puntata. Un saluto a tutti, buona giornata. Ma lo aspetto per un prossimo intervento però. Volentieri. Di nuovo un saluto a tutti.