ARGOMENTO: FEGATO GRASSO – STEATOSI EPATICA
SPEAKER:
Oggi vi portiamo a spasso in un bel posto. Un posto che ci riguarda, fa parte di ognuno di noi, o meglio, è bene che ognuno di noi ne abbia uno. Stiamo parlando niente meno del fegato che se funziona va tutto bene, ma se non funziona o non siamo bravi a farlo funzionare come a lui piace andiamo ovviamente incontro a rischi molto alti, molto alti, però ci si arriva per gradi. Ora andremo a fare questo viaggio ovviamente con un esperto del tema, un epatologo che è venuto a trovarmi il dottor Antonio Liguori, dottore benvenuto.
DOTTOR. ANTONIO LIGUORI:
Grazie, grazie, un saluto a tutti gli ascoltatori.
SPEAKER:
Grazie a lei di aver accettato il nostro invito. Allora questo fegato no? Ci serve per forza talmente tanto che si riproduce pure da solo a un certo punto, ma se noi lo trattiamo bene andiamo incontro a brutte batoste.
DOTTOR. ANTONIO LIGUORI:
Sì, il fegato è un organo da questo punto di vista molto particolare perché senza fegato non riusciamo a sopravvivere, uno senza ereni magari fa dialli si è, però il fegato è un organo fondamentale che ha all'interno del nostro organismo tantissimi ruoli, molti dei quali magari ancora non li conosciamo e quindi una malattia di fegato può essere un problema soprattutto a lungo termine, quindi riconoscerla precocemente e trattarla è fondamentale.
SPEAKER:
Esatto, ora noi sappiamo a livello statistico che un quarto della popolazione italiana è affetta da, diciamo, una patologia che può o meno essere pericolosa.
DOTTOR. ANTONIO LIGUORI:
Sì, parliamo del fegato grasso, della statosiepatica, è sicuramente...
La patologia più comune nel fegato epatica a livello mondiale, e questo si ripercuote anche a livello italiano, è una patologia che è caratterizzata da un accumulo di trigliceridi, quindi di grassi, all'interno delle cellule del fegato degli epatociti e che può rappresentare un motivo di infiammazione di danno cronico al fegato. E' veramente così frequente, sì, è veramente così frequente, però fortunatamente solo una minima parte di questa popolazione, quindi del quarto della popolazione generale, poi ha dei problemi di salute importanti derivanti dal grasso in eccesso nel fegato.
SPEAKER:
È vero, però questo non deve far pensare che allora va bene. No. Comunque il fegato grasso non è una condizione che fa bene. Primo perché è preludio di altre cose che possono accadere.
DOTTOR. ANTONIO LIGUORI:
Spesso è un campanello di allarme, cioè ci fa capire che il paziente o la persona con il fegato grasso magari ha delle abitudini di vita in termini soprattutto di alimentazione o di stile di vita in generale che potrebbe un pochino migliorare per cercare di magari ridurre un pochino il peso corporeo perché è un po' in sovrappeso ma soprattutto migliorare la salute del fegato e dell'organismo in generale.
SPEAKER:
Esatto. E ovvio, perché poi sono le raccomandazioni su ogni ambito, che migliorare la propria salute vuol dire sicuramente stare un tantino attenti all'alimentazione, così come al movimento di tipo aerobico.
DOTTOR. ANTONIO LIGUORI:
Certo, perché chiaramente l'accumulo di grasso nel fegato dipende soprattutto dalla quantità di carboidrati che noi mangiamo, perché pensate che il fegato praticamente nel momento in cui i carboidrati assunti in eccesso dal nostro organismo devono essere conservati da qualche parte perché non vengono utilizzati, il fegato li trasforma in trigliceridi per l'appunto e vengono accumulati. Questo accumulo, quando diventa eccessivo, può rappresentare una fonte di infiammazione per il fegato. L'infiammazione è un rischio di patologia progressiva, quella che si chiama steatoepatite e poi fibrosi epatica fino addirittura alla cirrosi epatica. Questo chiaramente non succede in tutti i pazienti, ma essendo una patologia silente, quindi non ci si accorge di avere questa patologia. Non si hanno particolari sintomi se non sa la stanchezza oppure alcuni pazienti lamentano un po' di senso di peso sulla destra, perché il fegato chiaramente è grasso, un fegato che si ingrandisce come dimensioni. Rischiamo di... Rischiamo di accorgerci tardi di una patologia progressiva.
Invece identificare precocemente chi tra le persone e i pazienti che hanno il fegato grasso è a rischio di questa progressione che raccontavo, sicuramente facciamo del bene ai pazienti e cerchiamo di evitare di raggiungere delle patologie difficilmente reversibili, come la cirrosi epatica.
SPEAKER:
Esatto, perché sicuramente ci sono tanti altri fattori che incidono nello sviluppare una acerosi epatica, però se un quarto della popolazione ha il fegato grasso, vuol dire che siamo un po' come dire, affetti da cattive abitudini. E purtroppo le abitudini sono la cosa più difficile da cambiare, quindi arrivare a vedere o capire di avere appunto grasso nel fegato, prima che questo si trasformi in qualcosa di peggio, deve subito far muovere il paziente nel seguire buoni consigli. Ma noi sappiamo che il paziente è il peggior alleato di se stesso da questo punto di vista.
DOTTOR. ANTONIO LIGUORI:
Sì, però io penso che un paziente ben informato sui rischi che può incorrere nel corso del tempo. Soprattutto un paziente eseguito nei suoi sviluppi e nei risultati che possa ottenere un paziente che si sente più motivato. Per cui è fondamentale la presa in carico del paziente a maggior rischio sia da un punto di vista nutrizionale, quindi da parte dei nutrizionisti o dei dietologi, e talvolta anche da un punto di vista, diciamo, psicologico nei pazienti che hanno bisogno magari di un supporto maggiore.
SPEAKER:
Ovviamente io vi rimando a una mail del dottor Liguori, antonio.liguori@guest.policlinicogemelli.it per ogni domanda aggiuntiva che sicuramente ci sarà e avete tutti i riferimenti ovviamente sul banner in sovraimpressione.
Dottore io la ringrazio moltissimo perché abbiamo detto cose importantissime, magari l'aspetto per qualche altro approfondimento appunto sempre sul tema. A disposizione anche delle persone che ci ascoltano. Grazie mille.