DOTT. GIOVANNI PENNISI – STENOSI LOMBARE

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MEDICO NEUROCHIRURGO

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Stenosi lombare andremo a conoscere questa patologia degenerativa importante perché dopo i 50 anni potrebbe capitare a chiunque ne parliamo ovviamente con un esperto medico neurochirurgo che è venuto a trovarmi il dottor Giovanni Pennisi Benvenuto

Un caro saluto a tutti quelli che ci stanno ascoltando Grazie per l'invito

Grazie grazie a lei dottore di averlo accettato Allora stenosi lombare anzitutto capiamo di cosa parliamo

Assolutamente sì con il termine di stenosi noi indichiamo un restringimento del canale vertebrale si può rilevare sia a livello del segmento cervicale dorsale ma soprattutto per questioni biomeccaniche a livello del segmento lombare è più frequente come bene accennato lei nei pazienti oltre i 50 anni e soprattutto ha una prevalenza che può raggiungere il 50 60% nei pazienti ultraottantenni

Quindi comunque è diciamo una condizione che è più facile che si ver verifichi che non che non si verifica

Assolutamente sì è strettamente connessa con l'età e rientra nel contesto di tutte quelle malattie degenerative della colonna vertebrale

Hanno anche origini per esempio che possono essere genetiche Oltre alle che fattori di rischio

Sì ci sono sicuramente dei fattori genetici Perché si parla di un eziopatologico gioca un ruolo importante ci sono pazienti predisposti ad avere un canale vertebrale geneticamente più piccolo rispetto al normale inoltre ci possono essere malattie che coinvolgono Il collagene quindi i tessuti molli o le ossa geneticamente che possono favorire l'insorgenza di queste malattie Inoltre non dimentichiamo tutti quei fattori ambientali come possono essere il peso come possono essere i traumi della colonna vertebrale come soprattutto possono essere anche il fumo e la dieta possono sicuramente inficiare e far aumentare il rischio di insorgenza della patologia

Ora come mi accorgo di essere affetto da questa patologia dato che poi multifattoriale

Sì assolutamente non è così semplice come sembra spesso il paziente arriva in ritardo alla diagnosi di questa patologia viene già da noi che non riesce più a alzarsi dalla sedia diciamo che tra i sintomi di allarme ci sono sicuramente la progressiva perdita della funzione degli arti inferiori che riguardi sia la motricità quindi la componente motoria sia la progressiva riduzione dell'Autonomia di marcia quella che noi tecnicamente chiamiamo claudIcatio neurogena cioè il paziente inizialmente riesce a svolgere le sue attività normali riesce a fare 1 km 2 km progressivamente non riesce più a fare quello che faceva prima quindi da 1 km riesce soltanto a fare 500 m 100 m fino a quando è difficoltoso anche alzarsi per andare in bagno e a svolgere normali attività quotidiane

Per chi avesse quindi domande aggiuntive consiglio GIOVANNIPENNISIMD@GMAIL.COM su come muoverci per noi per i nostri cari e WWW.GIOVANNIPENNISINEUROCHIRURGO.COM  

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