Tumore Alla Prostata
SPEAKER:
Un saluto e bentornati a tutti i nostri amici ascoltatori per Medicina Regione Lazio. Come sempre sapete affronteremo un altro tema importante nella sua informazione per la nostra salute, per la nostra qualità della vita e come sempre lo faremo dalla voce autorevole di un medico.
Parliamo oggi di tumore alla prostata quindi siamo nel ramo dell'urologia e l'urologo che è venuto a trovarmi, anche docente di urologia all'università Torvergata ma soprattutto proveniente da 10 anni di esperienza in Belgio, è il dottor Simone Albisini, a cui do Il benvenuto. Allora, argomento che un po' fa tremare, tumore alla prostata. Non diciamo che...
Non è leggero e quindi cominciamo a capire anzitutto di che parliamo e che frequenza abbiamo.
DOTT.Simone Albisinni:
Allora quello che dice giustissimo il tumore alla prostata è il primo tumore per frequenza nell'uomo cioè è il tumore che più frequentemente può colpire un uomo durante il corso della sua vita. Pensa che solo in Italia ogni anno quarantamila uomini si ammalano di una qualche forma di tumore alla prostata.
SPEAKER:
Quindi diciamo che è una cosa abbastanza che può toccare un po' tutti.
DOTT.Simone Albisinni:
Può toccare tutti, può toccare i nostri parenti, i nostri familiari e purtroppo anche noi stessi. Assolutamente sì.
SPEAKER:
E quali sono, mi verrebbe da chiedere subito, quindi come me ne accorgo se ho un qualcosa che riporta al tumore alla prostata?
DOTT.Simone Albisinni:
Allora per fortuna oggi facciamo diagnosi molto molto presto, perché abbiamo un esame del sangue che si chiama PSA, prostate specific antigen.
che è un esame del sangue che ci permette di trovare questa malattia molto presto prima che dia i sintomi. Negli anni 70, anni 80 si arrivava ad una diagnosi quando il paziente già aveva una malattia importante che spingeva sulla vescica, spingeva sul retto e dava quindi sintomi locali. Oggi in realtà dovremo accorgercene prima di qualsiasi sintomo.
SPEAKER:
Ok. E quindi come faccio ad accorgermene? Ovvio, prevenzione.
DOTT.Simone Albisinni:
Ovviamente facendo prevenzione, chiaramente.Ed è estremamente importante fare proprio questo esame del sangue specifico per la prostata che è il PSA a partire dai 50 anni.
SPEAKER:
Quindi è un esame perché il termine della prostata è una cosa che mi si può verificare dopo una certa età.
DOTT.Simone Albisinni:
Diciamo che
Come tutte le cose in medicina non c'è bianco e non c'è nero e sempre grigio. Ovvio. Però la stragrande maggioranza di tumori della prostata vengono a verificarsi in uomini al di là dei 50 anni. Questo sì.
SPEAKER:
Ok. E quanto mi devo preoccupare nel qualora io avessi poi un riscontro di. Di un PSA. Esatto.
DOTT.Simone Albisinni:
Ma allora gli americani lo chiamano Patient Stress Amplifier l'amplificatore dello stress del paziente. Ecco.
non è solo associato al tumore della prostata, il PSA è associato a qualcosa che succede nella prostata. Quindi quando si alza ci può essere un'infezione, un'infiammazione.
un ingrossamento tipico dell'uomo over 50, estremamente frequente, o anche chiaramente un tumore la prostata. Quindi poi è il lavoro dell'urologo specializzato in urologia oncologica e patologia prostatica a saper capire perché si è alzato questo PSA, qual è delle tante cause, quella giusta, e soprattutto escludere un tumore prostatico.
SPEAKER:
Quindi l'iter è, ho 50 anni, bisogna che faccio un esame del PSA. A chi mi rivolgo?
DOTT.Simone Albisinni:
Allora il PSA si fa in un qualsiasi laboratorio di analisi.
SPEAKER:
Ok. E qualora lo avessi mi devo preoccupare? A quanto è grave il tumore alla prostata? Allora.
E quanto cambia anche per esempio il soggetto.
DOTT.Simone Albisinni:
Allora è molto importante questo perché in realtà la prostata è estremamente vaga come dizione.
Ci sono tanti tipi diversi di tumore alla prostata che possono andare da forme estremamente iniziali, che non faranno mai nulla, che rimarranno dentro alla prostata del paziente, che non cresceranno mai, che non daranno mai metastasi, con il quale il paziente può tranquillamente convivere, a forme molto aggressive che necessitano terapie molto molto aggressive. E anche questo ovviamente deve essere interpretato in funzione di questo tipo di tumore, ma anche in funzione dell'età. Parliamo di una malattia che si sviluppa su anni.
se non cinque anni se non decenni. Quindi è chiaro che non sarà la stessa cosa un tumore in un 65 anni che gioca a tennis tutti i pomeriggi o in un paziente di 83 anni cardiopatico, diabetico in uno stato di salute più compromesso.
SPEAKER:
Certo e quindi ovviamente non si può fare una generalizzazione, nel senso anche avere un tumore alla prostata può in sé non voler dire niente...
DOTT.Simone Albisinni:
Diciamo che
negli anni 2000 quando c'era un tumore togliamo la prostata. Qualcuno l'ha definito lo sterminio delle prostate perché è stato un momento in cui i rolli non si sapeva ancora e poi un urologo canadese molto intelligente ha detto ma...
Questi molto iniziali, aspettiamo un secondo, vediamo che succede. E in realtà ci si è accorto che nei tumori molto iniziali si dice di primo grado, per capirci. Un tempo si chiamava Glisson 6, 3 più 3, insomma era complicato oggi, si chiamava primo grado, più facile, Nei primi gradi, in realtà, un paziente su due non avrà mai progressioni di malattia.
con studi oramai che sono a 18 anni di follow up, quindi insomma siamo forti di migliaia di pazienti seguiti per 18-20 anni, in cui un paziente su 2 con 1°° può essere tranquillamente sorvegliato, non fare la chirurgia, non fare la radioterapia, non fare gli ormoni, non fare nulla, e quelle cellulette stanno lì, belle e belle, tranquille, e non si svilupperanno mai in una malattia più aggressiva e che può dare un pericolo per la vita del paziente.
SPEAKER:
Quindi fondamentalmente quando tra i tanti tumori di cui sentiamo parlare che sicuramente alcuni fanno tremare davvero questo tumore alla prostata può non essere assolutamente una condizione che ci cambia la vita.
DOTT.Simone Albisinni:
Attenzione non voglio dire il tumore alla prostata non è grave. No a questo no. Il tumore più frequente ripeto di quei 40.000, 10.000 il 10 per cento hanno già metastasi alla diagnosi con una patologia potenzialmente mortale.
SPEAKER.
No la domanda, la mia curiosità è proprio questa perché il controllo dai 50 anni in su mi permette di tenere sorvegliata la zona che può produrre uno stato tumorale. Questo può succedere può non succedere. Quando la succedesse ci sono diverse possibilità che possono non modificare il mio stato
di vita.
DOTT.Simone Albisinni:
Diciamo che quindi è importante caratterizzare questo tumore, caratterizzarla appunto con la risonanza magnetica, con delle biopsie specifiche che vanno a campionare quella zona, con se necessario degli esami di PET per essere sicuri che le cellule siano soltanto localizzate all'interno della prostata e quindi di conseguenza stabilire il rischio del paziente e quindi decidere se dare o meno una terapia o no al paziente.
SPEAKER:
Allora dottore io la ringrazio moltissimo perché è stato quasi divertente registrare questo intervento. Ovviamente rimando il nostro pubblico se ha bisogno di contattarla alla clinica biomedica in via bodio 58 00191 Roma, abbiamo un sito www.simonealbisinni.it, abbiamo anche un canale youtube Simonealbisinni 1497
un canale Twitter, oggi X, @albisinidoc, una mail simone.albisini @uniroma2.it e un numero di telefono a cui possiamo rivolgerci 06 3614 94 724. Grazie a lei tantissimo di questo approfondimento. Noi salutiamo tutti i nostri ascoltatori Medicina Regione Lazio con cui ci vediamo a un prossimo approfondimento.