DOTT.SSA ALESSANDRA SANTILLI – PEDAGOGISTA TITOLARE DELLO STUDIO PEDAGOGIAMO

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ARGOMENTO: "COMUNICAZIONE TRA GENITORI E FIGLI"

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Comunicazione tra genitori e figli insistiamo tanto su questi temi perché sempre più con i nostri professionisti mettiamo in evidenza diciamo che abbiamo dei problemi ne parliamo oggi con una pedagogista titolare anche dello studio pedagogiamo è venuta a trovarmi la dottoressa Alessandra Santilli dottoressa Benvenuta

Grazie dell'invito e un saluto a tutti e buon ascolto

Grazie a lei di aver accettato il nostro invito anche perché affrontiamo questo tema da tanti punti di vista interessantissimo oggi quello della di una pedagogista perché dobbiamo metterci nella zucca che dobbiamo fare qualcosa di meglio rispetto a quello che facciamo normalmente esattamente. Allora comunicazione tra genitori e figli la parola chiave è proprio comunicazione

Assolutamente la comunicazione è proprio un processo che è alla base di ogni relazione umana quindi proprio è la base dell'intelligenza sociale a maggior ragione la comunicazione non può che essere uno dei pilastri della relazione educativa la relazione educativa è proprio quell'aspetto che va ad instaurarsi nella famiglia già dai primi mesi di vita del bambino e ovviamente una relazione educativa è una relazione in cui il genitore deve fare da guida

E qui si apre un bel mondo perché perché sicuramente conosciamo la distinzione tra sentire e ascoltare tra vedere e guardare questa è una cosa facile da capire ma il ruolo dei genitori e' vero che è il più difficile del mondo perché te lo possono spiegare.
Ma tanto fino a che non ti ci trovi coinvolto non capirai ogni figlio è diverso ogni genitore è diverso non esiste una regola universale che ti aiuta Ragion per cui è proprio da costruire giorno dopo giorno e qui c'è un grande enigma il genitore come guida come si deve porre qual è il modo giusto genitore autoritario autorevole amico parente come ne usciamo perché è veramente difficile perché l'impressione In ogni caso da genitore lo dico è come fai sbagli quindi devi cercare di limitare i danni il più possibile

Bravissima Infatti è un pochino è un pochino questo l'approccio con cui iniziare proprio una una relazione educativa con un bambino cioè cercare di contenere i danni il più possibile che Comunque proprio perché nessuno ci dà un manuale no di come appena nato il bambino non esiste un manuale di come possa essere gestito quindi anche perché ovviamente appunto ogni bambino è a sé un individuo ed è già diverso anche dai genitori quindi ovviamente il genitore questo lo deve tener presente quindi mai far mai superare quella linea sottile proprio che deve esserci tra il ruolo del genitore e il ruolo del bambino il che non significa essere autoritario ma autorevole. Qual è la differenza? è che imporre ad un bambino uno stile comunicativo impositivo e giudicante quindi autoritario non lo aiuta proprio in quella che invece è la relazione educativa educare non è inteso nell'ottica solo di dare delle buone maniere no di insegnare delle buone maniere ma di far portar
fuori al bambino le proprie potenzialità fargli riconoscere le proprie emozioni quindi il genitore deve essere sicuramente una guida che non deve sostituirsi ma che lo deve accompagnare in maniera empatica a riconoscere le proprie emozioni e il genitore deve connettersi a queste emozioni per poter fare in modo che il bimbo come poi l'adolescente no possa poi veramente ascoltare.

Ora qui mi viene un'altra domanda perché sicuramente il mondo dei bambini e' un mondo difficile ma sicuramente mettersi nei panni di un bambino è più semplice perché il mondo del bambino è un po' ancora solo il nostro nel momento in cui invece mio figlio diventa un adolescente e lì cominciano i guai perché diventa che il mondo lo vede anche con i suoi occhi mettersi nei panni di un adolescente è difficile se i tuoi punti di riferimento da adolescente sono stati diversi ed è sempre così non esiste un figlio che diventa molto difficile riuscire a comprendere un linguaggio di un mondo che non si conosce come si fa?

Anch'io ho avuto una figlia adolescente quindi comprendo ma in realtà tutti noi siamo stati adolescenti quindi al di là del comportamento che poi possa mettere in atto il singolo adolescente il genitore deve sempre ricordarsi che L'adolescenza è un momento di crescita e quindi quello che noi abbiamo sentito e che magari abbiamo un po' nascosto con la crescita po' tenuto nel nostro inconscio lo possiamo sempre recuperare cercando di metterci in empatia con quello che noi sentivamo come stato d'animo quindi l'aspetto emotivo perché è chiaro che l'aspetto comportamentale è del singolo si adatta al mondo alla società ovviamente dobbiamo andare un po' sempre in ottica empatica a recuperare il nostro stato d'animo come noi ci sentivamo quando venivamo attaccati.

Dottoressa la ringrazio moltissimo è stata una bella riflessione davvero sicuramente utile a tutti i nostri ascoltatori noi ci vediamo alla prossima.

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