ARGOMENTO: L’ORTOTTICA IN AMBITO PEDIATRICO
SPEAKER:
Quanto può essere difficile capire se un bimbo, un nostro figlio o un nipote, ha un problema riguardante l'organo occhio, quindi un problema che riguardi la vista? È un argomento molto sottovalutato, ma scopriremo invece che ha delle rilevanze anche in altri ambiti oltre la vista, quindi molto importante da tenere sotto controllo. Ne parleremo ovviamente con un'esperta del tema ortottista che è venuta a trovarmi la dottoressa Alessandra Sissi.
DOTT.SSA ALESSANDRA SISSI:
Grazie a lei.
SPEAKER:
Allora come abbiamo detto sembra una cosa banale ma invece non lo è.
DOTT.SSA ALESSANDRA SISSI:
Assolutamente no, è fondamentale.
SPEAKER:
Già gli occhi sono fondamentali nella nostra vita e questo è immaginabile. Ma non ci si pensa mai quando si ha un bimbo eccetera di portarlo a fare una visita di controllo?
DOTT.SSA ALESSANDRA SISSI:
Ma difficilmente quindi a meno che il genitore non sia stato a sua volta portato dalla mamma, dal papà o dal nonno o dallo zio a fare le visite o trovano un pediatrici compliante che indica la visita ortottica e oculistica nel momento giusto purtroppo spesso arrivano bambini anche a 6 anni o a 7 che non hanno mai fatto nemmeno una visita ortottica o una visita oculistica, è un dato di fatto.
SPEAKER:
Oh e mi concentro su queste due cose, una sulla differenza tra una visita ortotica e una oculistica, ma la cosa che più trovo rilevante della sua osservazione è arriviamo a mini che a sei anni ancora non hanno fatto una visita perché invece la visita va fatta prima.
DOTT.SSA ALESSANDRA SISSI:
Certo va fatta prima. Lo sviluppo dell'occhio è tra 0 e 5 anni. C'è tutto ciò che interviene che si interpone a far sì che non ci sia uno sviluppo della visione binoculare normale quindi che i due occhi vedano allo stesso modo influisce anche sullo sviluppo neuropsicomotorio perché l'occhio è un recettore è un canale d'eccellenza come lo è la bocca e come il piede. Ma è fondamentale nello sviluppo neuropsicotorio del bambino, per cui la prevenzione è fondamentale in questi casi. Quindi portare un bambino già a sei mesi per un primo controllo laddove il genitore anche non trovi nulla, però possiamo controllare la motilità oculare, se c'è per esempio una cataratta congenita, un aptosipalpebrale o un muscolo dell'occhietto che non si muove come dovrebbe e poi a tre anni, a tre anni il bambino è collaborativo, si riesce anche a misurare la vista. Con la strumentazione si capisce se c'è o meno la presenza di un difetto visivo e lì l'approfondimento con l'oculista che è comunque fondamentale, è un medico. Noi siamo, facciamo parte di una professione sanitaria, sempre una branca della medicina e chirurgia, certo. Però chiaramente il medico può installare le gocce, quindi vedere anche se l'occo è sano e se c'è la presenza o meno di un difetto di vista.
SPEAKER:
Certo, esattamente. Perché poi la vista, essendo uno dei sensi di riferimento, così quello in assoluto, un problema sulla vista, come ha detto, incide anche sullo sviluppo neuropsicomotorio, che non è cosa da poco. Assolutamente no. Perché può essere anche quella una delle variabili che può portare alla manifestazione, invece, di... per esempio difficoltà di apprendimento, diremo, no?
DOTT.SSA ALESSANDRA SISSI:
Questo sì, possiamo poi valutarlo in età scolare. È stato dimostrato che nell'80% dei casi dove il bambino ha già anche una diagnosi, quindi di disturbo specifico dell'apprendimento, la vista e i movimenti saccadici oculari sono alterati. Ecco, c'è una corrispondenza. C'è una corrispondenza. Un bambino che legge in maniera fluida ha un movimento fluido dell'occhio. In questi bambini è stato riscontrato invece un movimento a scatto. Quindi invece di andare da sinistra verso destra in maniera fluida come farebbe un normo lettore, tornano più violentemente diciamo a scatto verso sinistra e subito verso destra e quindi a quel punto il bambino non riesce neanche ad apprendere cosa sta leggendo chiaramente. Poi se a scuola c'è anche la pressione che deve imparare a leggere in fretta. Diventa molto difficile anche capire cosa legge Ok. Quindi no la visita ortottica è importante. È fondamentale.
SPEAKER:
Per tutto questo abbiamo dei riferimenti. Sempre consigliamo il contatto con un specialista, con un esperto, in modo che possa esserci una valutazione effettiva. Sicuramente avrete qualche altra domanda relativa ai vostri figli e nipoti che volete chiedere, quindi vi rimando alla mail della dottoressa Sissia, alessandrasissia@.com e sul sito www.ortottistaroma.it trovate anche ogni altro riferimento come quelli che avete in sovraimpressione e qualunque informazione vi possa essere utile appunto per gestire bene la vista dei nostri bimbi. Grazie mille a lei e un saluto a tutti i nostri ascoltatori.