"PSICOTERAPEUTA E PSICONCOLOGA"
la psicooncologia questo è l'argomento che tratteremo oggi lo faremo con una psicoterapeuta e psiconcologa ci è venuta a trovare nei nostri studi la dottoressa Flavia Vicinanza Benvenuta dottoressa
è un grande piacere essere qui grazie
Allora io è un argomento delicato importante e darei prima una breve definizione di cosa è la psicooncologia di cosa si occupa?
Sì allora potremmo definire la psicooncologia come quella terra di mezzo tra la psicologia e l'oncologia in cui lo psicoterapeuta entra a sostegno della famiglia del paziente e a volte anche della equipe di cura lungo tutto il
percorso di malattia e di cura
chiarissimo dottoressa il momento nel quale un paziente riceve una diagnosi di una malattia è un momento particolare qualcosa cambia cosa accade nella mente del paziente ma anche dei suoi cari
Grazie per questa domanda massimo perché ci dà la possibilità di condividere con i pazienti e i familiari che ci ascoltano un tema fondamentale quando una persona si ammala in realtà tutto cambia ci si sente fragili ci si sente vulnerabili e soprattutto la percezione che ci sia una spaccatura tra una vita prima della malattia e una vita dopo la malattia quindi tutto quello che una persona aveva progettato sognato e comunque si era impegnata a fare spesso diventa talmente tanto distrutto dalla diagnosi ricevuta che si vivono emozioni molto forti di smarrimento di angoscia di vissuti di di paura e il senso di precarietà fa sì che io senta di aver perso totalmente il controllo sulla mia vita
chiaro chiarissimo questo però non riguarda soltanto il paziente ma riguarda anche la la famiglia prima battuta
Assolutamente sì potremmo dire che la malattia oncologica la malattia ematologica ma credo di poter dire che questo vale un po' per tutte le malattie diventa un membro in più della famiglia e la difficoltà è proprio gestire qualcosa che non si ha scelto nessuno di noi sceglie di ammalarsi o sceglie che qualcuno a noi caro si ammali quindi come padri madri mogli mariti figli fratelli o sorelle siamo veramente devastati dall'idea che la persona che io amo stia male possa soffrire e si genera anche lì un enorme tumulto emotivo che vale sia per il paziente che per i familiari
in questo scenario non proprio più idillico si inquadra la figura dello psiconcologo la sua figura dottoressa Come possiamo aiutare queste persone in difficoltà?
Allora vorrei partire da una domanda che spesso mi fanno i pazienti quando parliamo e mi chiedono da dove parto e la mia risposta è partiamo dal dolore che sta vivendo per attraversarlo quindi un messaggio forte che vorrei dare è che il dolore emotivo che le persone vivono e i familiari vivono è assolutamente fisiologico è parte del percorso ma non è il punto d'arrivo è una tappa e L'obiettivo è affrontarla per superarla e nel cammino del dolore perché ricevere una diagnosi è doloroso affrontare le cure è doloroso vedere un familiare che soffre è devastante ma questo dolore è una parte una tappa e in quella tappa Io incontro una cosa meravigliosa che sono le mie risorse io dico sempre ai miei pazienti che ci vuole tanto coraggio per affrontare certe cose proprio a partire dalla parola coraggio che vuol dire cor agere allora agire con il cuore non vuol dire però per un paziente o un familiare sentirsi sopraffatto dalla malattia no agire con il cuore vuol dire poter piangere potersi disperare avere momenti di sconforto ma poi usarli per scegliere come voglio affrontare la mia malattia quindi da esseri umani e da pazienti in realtà non siamo mai perfetti ma siamo ricomposti le nostre ferite le possiamo curare proprio tirando fuori delle risorse che prima neanche sapevamo di poter avere
Grazie infinite dotoressa grazie