il piede torto questo sarà l'argomento che approfondiamo oggi un argomento importante vedremo anche l'evoluzione storica che ha avuto quanto in fondo ha cambiato questo tipo di patologia ne parliamo Ovviamente con un esperto professore emerito malattie dell'apparato locomotore dell'università Torvergata è venuto a trovarmi il professor Ernesto Ippolito professore Benvenuto
Grazie per l'invito
grazie a lei di averlo accettato allora anzitutto chiariamo proprio dall'inizio il piede torto che cos'è
È una deformità congenita del piede che inizia all'inizio del terzo mese di vita intrauterina e si manifesta diciamo nella sua completezza alla nascita
ora è una deformità che quindi si sviluppa già all'interno dell'utero e che noi possiamo vedere all'interno dell'utero prima oggi
Oggi si riesce a vedere con la ecografia prenatale un tempo diciamo questa metodica non esisteva e quindi diciamo la scoperta del piede torta era una cattiva sorpresa che la povera madre aveva alla nascita chiaramente rimanendo scioccata da questa condizione oggi invece con la prenatale si riesce diciamo a diagnosticare prima la madre può avere diciamo la possibilità di chiedere di informarsi su quelle che sono le possibilità terapeutiche e quando apprende che la metodica ponzi è la metodica che attualmente si impiega riesce a correggere in maniera perfetta la deformità sia dal punto di vista estetico che da quello funzionale ovviamente respira e quindi aspetta sollievo
Ora come si dice ora il quindi il questa metodica che si utilizza è una metodica di tipo chirurgico viene operato il piede
no è una metodica di tipo prevalentemente conservativo cioè il il professor Ignazio Ponzedi la ideò praticamente nella nei primi anni 60 e la pubblicò però in tempi in cui praticamente le diffusioni non erano come oggi chiaramente erano molto lente e riuscì a dimostrare che con l'applicazione di cinque massimo sei apparecchi gessati applicati settimanalmente si poteva ottenere una correzione quasi completa della deformità con un ultimo tempo mini invasivo dal punto di vista chirurgico che consisteva in una tenotomia percutanea quindi attraverso la cute del tendine d'Achille e l'applicazione di un ultimo gesso dopo l'applicazione dell'ultimo gesso si passava all'uso della di un tutore che oggi si è visto diciamo essere fondamentale per la prevenzione delle recidive della deformità perché sono alte perché la deformità se non trattata col tutore recidiva in più del 50% dei casi ha una proprio una sua caratteristica che nel corso della crescita se non c'è un sistema che può prevenire questa condizione si va incontro diciamo alla ripresa della deformità che può essere totale parziale diciamo riguardare soltanto alcuna delle deformità tipiche del piede torto ma comunque incide o perlomeno incideva in maniera elevata con l'uso del tutore invece si è visto che la incidenza oggi è ridotta all' 8 9% quindi esiste ancora pur portando il tutore la possibilità di avere una recidiva ma con una riduzione statisticamente significativa dal 50 60% all' 89%
Professore La ringrazio moltissimo perché abbiamo spiegato invece molto chiaro poi le insidie le uniche dove sono però rimando la sua mail ernesto.uniroma2.it per chiunque abbia qualche domanda aggiuntiva perché magari ha un caso particolare