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SPEAKER:
Allergologia pediatrica, questo è l'argomento che affronteremo oggi, tema importante per i nostri bambini ma anche per la serenità dei genitori e scopriremo tante variazioni da tenere sotto controllo per questo tipo di patologie. Ne parleremo ovviamente con un esperto medico pediatra, professore all'Università della Sapienza di Roma, segretario nazionale della Federazione Società Medico-Scientifica Italiana e la FISMA, il professor Francesco Macri'.
PROF. FRANCESO MACRI':
Grazie per questa, per questo invito, grazie per questa occasione.
SPEAKER:
Grazie a lei di averlo accettato, professore. Anche perché appunto i bambini sono sempre un qualcosa su cui abbiamo un atteggiamento di grande protezione e quando li vediamo in difficoltà che siano nostri, che siano di altri, è sempre un dispiacere. Quello delle allergie è sicuramente un tema abbastanza frequente, no?
PROF. FRANCESO MACRI':
Senza dubbio sì. Lei avrà sentito il termine l'epidemia allergica che indica proprio il fenomeno delle manifestazioni allergiche negli ultimi anni, negli ultimi decenni si è notevolmente incrementato.
SPEAKER:
Esatto, esattamente.
PROF. FRANCESO MACRI':
Noi possiamo dire che in linea di massima l'incidenza di prova allergiche positive, prova allergiche positive nella popolazione pediatrica, che non significa che ci siano sintomi. La sensibilizzazione allergica, la sensibilizzazione allergica abbiamo anche nel 25-28% dei bambini.
SPEAKER:
Esatto, esattamente. Anche se non tutti poi manifestano realmente.
PROF. FRANCESO MACRI':
Esatto. Avere prove allergiche positive non significa avere necessariamente i sintomi. I sintomi di allergia principali sono manifestati dalla rinvita allergica, dall'asma e dalla dermatita atopica. L'asma colpisce crostomoto il 10% dei bambini La dermatità atopica siamo intorno al 13-15% e la rinida allergica è un po' meno identificabile per vari motivi, possiamo però immaginare un 30% ovviamente.
SPEAKER:
Quindi non pochi, ma quali sono le cause principali che possono portare alla manifestazione dei sintomi di allergia?

PROF. FRANCESO MACRI':
all'istaurarsi dell'allergia. Intanto c'è una predisposizione genetica, ora senza entrare nel merito perché i geni codificanti in questa direzione sono alcune decine, il concetto da cogliere è che se un bambino, normalmente il 10% dei bambini può soffrire mediamente di allergia. Se prendiamo il gruppo di bambini che ha un genitore allergico, la percentuale sale al 30%, se prendiamo i bambini che hanno due genitori allergici, la percentuale sale al 60%. Quindi questo esprime in modo molto chiaro in che modo la predisposizione familiare o genetica può influire sul determinismo delle manifestazioni. Oltre ad avere disposizione dei fattori favorenti che già si possono manifestare in gravidanza, ad esempio il fumo di sigaretta durante la gravidanza può predisporre alle malattie allergiche, oppure l'esposizione della donna in gravidanza a inquinanti ambientali sia di tipo atmosferico, tipo polluzione anche da traffico veicolare, oppure inquinanti nel terreno come pesticidi che ci portiamo a casa con la spesa, che assumiamo con la nostra alimentazione, oppure un'alimentazione scorretta perché se nell'alimentazione prevalgono un'alimentazione basata sulla dieta mediterranea in qualche modo contrasta le allergie, invece un'alimentazione ricca di lipidi favorisce le allergie. Poi dopo la gravidanza, cioè alla fine la gravidanza è il parto, il taglio cesareo favorisce le allergie perché in qualche modo determina una flora intestinale nel bambino sfavorevole. Invece il parto spontaneo contrasta le allergie.

SPEAKER:
Allora dottore la ringrazio molto molto chiaro questo approfondimento. Io ovviamente rimando i nostri ascoltatori a poterle scrivere profmacri@gmai.com per qualunque informazioni aggiuntiva e magari l'aspetto invece per approfondire qualche altro argomento che è sempre sicuramente molto interessante per i nostri ascoltatori. Certamente, grazie a voi.