Anche l’Istituto Europeo di Oncologia di Milano partner di Cure51, la techbio company specializzata nell’analisi dei meccanismi biologici alla base dei processi di sopravvivenza di alcuni pazienti affetti da malattie rare, che oggi ha chiuso un round di finanziamento di 15 milioni di euro.
Cancro: studiare non le cause ma i meccanismi di sopravvivenza. Cure51 è stata fondata nel marzo 2022 da Nicolas Wolikow e Simon Istolainen, con il contributo e il sostegno di Thomas Clozel, il co-fondatore di Owkin, l’azienda di biotecnologie che usa l’AI, insieme a imprenditori esperti e cinque centri oncologici riconosciuti a livello mondiale. Oltre allo IEO di Milano, collaborano infatti con Cure51 anche l’Istituto Gustave Roussy di Parigi, il Centro Léon Bérard di Lione, la Charité Universitätsmedizin di Berlino, e la Vall d’Hebron di Barcellona.
L’obiettivo è quello di aprire la strada alla creazione del primo database clinico e molecolare globale di sopravvissuti al cancro e riscrivere completamente la storia della malattia. L’analisi di Cure51 non si concentra tanto sui meccanismi della malattia, quanto sullo studio dei casi atipici, quegli individui che sfidano le statistiche e sopravvivono alle forme più aggressive di cancro, tra cui il cancro pancreatico in stadio metastatico e il glioblastoma.
Cure51 chiude un round di 15 milioni di euro. I fondi raccolti permetteranno a Cure51 di dare forma a un settore di indagine unico, esplorando i processi molecolari attraverso i quali alcuni pazienti oncologici sopravvivono più di quanto previsto dalle statistiche, nonostante siano affetti da forme altamente aggressive della malattia. L’azienda vuole mappare e comprendere questi meccanismi per fare in modo che ogni paziente possa diventare un sopravvissuto “eccezionale” grazie ai contributi della medicina di precisione e alla scoperta di nuovi farmaci. Un ruolo chiave lo ricoprono le nuove tecniche analitiche e le solide partnership che l’azienda ha costruito con i principali centri oncologici di tutto il mondo. La raccolta fondi è stata capitanata da Sofinnova Partners. Tra gli altri investitori: Hitachi Ventures GmbH, Life Extension Ventures, Xavier Niel e Olivier Pomel, CEO e co-fondatore di Datadog.
“Siamo entusiasti di partecipare a questo progetto che consentirà al nostro Istituto di entrare a far parte di una rete internazionalevolta a risolvere uno dei misteri più affascinanti dell’oncologia moderna: quei “pazienti rari” che sfidano le statistiche di sopravvivenza, nonostante siano affetti da malattie altamente aggressive. La piattaforma fornita da Cure51 rappresenterà un’opportunità di crescita tecnologica e scientifica per molti istituti in tutto il mondo, perseguendo un modello innovativo di conduzione della ricerca che può rappresentare un nuovo paradigma” ha detto Luca Mazzarella, direttore del Laboratorio di Oncologia Traslazionale Istituto Europeo di Oncologia.